Commissione Continentale Paesi Anglofoni Extraeuropei

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La Commissione Continentale dei Paesi Anglofoni Extraeuropei, riunita a Johannesburg dal 25 al 27 novembre 2016, in apertura dei lavori ha tenuto un minuto di silenzio in ricordo dell’Amb. Carla Zuppetti e del Sen. Cesarino Monti, che avevano partecipato all’ultima Continentale Anglofona a Johannesburg nel 2010 e in memoria dei lutti che hanno colpito la famiglia allargata del CGIE con la recente scomparsa del Cons. Mimmo Azzia e del padre del Cons. Vincenzo Arcobelli. La Commissione è grata al Vicario dell’Ambasciatore Pietro Giovanni Donnici, Primo Consigliere Mirta Gentili, e al Console Generale d’Italia a Johannesburg, Marco Petacco, per la loro presenza e i loro interventi. La Commissione ringrazia calorosamente il Consigliere Riccardo Pinna, che ha reso possibile la realizzazione di questa Continentale malgrado il brevissimo preavviso e il Presidente dell’Intercomites e del Com.It.Es. di Johannesburg, Salvatore Cristaudi e il Presidente della Dante Alighieri, Gaetano Giudice, per la loro generosa ospitalità che ha consentito alla Commissione di dibattere tutti gli argomenti all’ordine del giorno in stretto contatto con gli organismi elettivi e le realtà associative della Comunità; e il Presidente del Com.It.Es. di Città del Capo, Reato Fioravanti, il Consigliere uscente Giuseppe Nanna e il già Consigliere Maurizio Mariano, presidente dell’Alleanza Elleno – Italo – Portoghese  per loro presenza insieme ad un folto pubblico. Prima di iniziare i lavori la Commissione ha ascoltato la relazione della V. Presidente della Società Assistenziale Italiana, Adriana De Stefanis, che si occupa degli indigenti e ha ascoltato il Presidente Michele Messina e visitato la sede di Casa Serena, la casa di riposo per anziani quasi interamente finanziata dalla comunità locale, convenendo all’unanimità che la cura delle fasce più anziane e più deboli delle collettività italiane all’estero non può essere demandata esclusivamente alle realtà locali, specie nei Paesi che attraversano momenti di crisi economica e politica, ma deve godere dell’aiuto diretto del Governo italiano.

Dopo aver ascoltato e approvato l’allegata relazione del Vice Segretario Generale, la Commissione ha affrontato un ricco Ordine del giorno, esaminando prima di tutto la bozza di proposta di riforma del Com.It.Es. e del CGIE, licenziata dal Comitato di Presidenza nella riunione del 21 e 22 ottobre 2016. La Commissione conferma l’esigenza di mantenere intatta la piramide della rappresentanza degli italiani all’estero: i Com.It.Es. di base, il CGIE di sintesi, gli eletti all’estero che rappresentano le comunità al Parlamento italiano. La Commissione ha approvato a larghissima maggioranza l’impianto e i contenuti della proposta di riforma che, con i suggerimenti della Commissione Tematica sui Diritti Civili e Politici del CGIE – che l’ha già ricevuta in copia – dovrà essere sottoposta al dibattito, l’integrazione e l’approvazione finale dell’Assemblea Plenaria del Consiglio. Da parte sua la Commissione ha eliminato una ripetizione nel testo, che si allega così emendato, e chiede che all’unico Consigliere del CGIE eletto in Africa venga attribuita anche la rappresentanza di tutte le altre comunità italiane presenti in questo Continente e che agli altri Consiglieri Anglofoni vengano parimenti attribuite le rappresentanze delle collettività nelle Nazioni limitrofe non rappresentate.

La Commissione ha apprezzato la bella manifestazione sportiva di fine anno organizzata dagli Asili Mondo Magico presso il Club Italiano di Johannesburg e plaude al lavoro di chi crea le condizioni per cui le prossime generazioni della Repubblica del Sud Africa possano vivere in piena armonia, senza frizioni fra le diverse comunità etniche e razziali. Invita quindi il MAECI a riconoscere e sostenere anche in futuro con il suo contributo questa bellissima iniziativa didattica e sociale. Nella splendida sede della Dante Alighieri di Johannesburg, collegata alle Dante di Città del Capo, Durban, Pietermaritzburg e in futuro di Mozambico, la Commissione ha ascoltato le allegate relazioni del Vice Presidente degli Asili Mondo Magico, Vasco Rader e del Presidente della Dante, Gaetano Giudice, che hanno confermato quanto l’insegnamento e la diffusione della lingua e della culture italiane costituiscano lo strumento principale di proiezione del Sistema Italia all’estero e debbano essere congruamente finanziati e promossi, avvalendosi anche della formazione a distanza e dei recenti programmi del MAECI.

La Commissione ha consegnato all’Ambasciata, al Console Generale e ai responsabili degli enti citati e dei Com.It.Es., il libro bianco pubblicato in occasione della seconda edizione degli Stati Generali della Lingua Italiana.

Nella sede della Dante, il tema della nuova emigrazione è stato introdotto da alcuni giovani esponenti di tre diversi tipi di questo crescente, spesso molto positivo, fenomeno. Chiara Venturin, distaccata alla Dante nel quadro del progetto pilota dei neolaureati con la specializzazione nella didattica dell’italiano come seconda lingua, che il MAECI invia presso gli enti gestori nel mondo, ha sottolineato gli aspetti positivi di questa iniziativa che dà ai giovani un lavoro certo almeno per un certo periodo, consente di fare un’esperienza arricchente e di dare un contributo, fa conoscere per immersione realtà estere e persone diverse, costringe a mettersi in gioco, permette di insegnare a tutte le fasce di età e a tutti i livelli di italofonia e italofilia, stimola l’elaborazione di sillabi che rispondono alle specifiche esigenze locali e potrebbero in futuro essere usati per insegnare l’italiano come seconda lingua agli immigrati in Italia. La Commissione concorda che il progetto pilota costituisce un momento di eccellenza che deve essere proseguito e finanziato. Alessandro Parodi, dopo la laurea, ha deciso di fare un’esperienza estera il più lontano possibile dall’Italia. Ha vissuto sulla sua pelle la difficoltà di ottenere un visto di lavoro in questo Paese, opera come giornalista per il giornale italiano La Voce, per cui ha potuto descrivere le comunità italiane del Sud Africa, mettendone in evidenza le capacità e la grinta ed è lieto di vedere che esiste ancora una parte del mondo che ha voglia di fare le cose e contribuire alla crescita della società e della sua gente nel Paese in cui risiede. Mauro Benedetti, arrivato in Sud Africa al seguito di un’azienda italiana, ha deciso di rimanere e creare insieme ad alcuni amici una piccola impresa e ha aperto una gelateria di successo. Descrive il suo percorso dicendo: sono nato italiano, non ho fatto nulla per diventarlo fino a quando sono arrivato qui e lo sono diventato davvero. Mi sono trovato in un contesto più ampio che mi ha fatto sentire ambasciatore dell’Italia. Per noi che siamo “fuori” il concetto di emigrazione ha un significato diverso, cresciamo in un contesto molto più globale, ci rendiamo conto che l’associazionismo che non conoscevamo è formato da singole persone che danno valore al gruppo e agli obiettivi per cui è stato creato.

La Commissione ha ricevuto dal Consigliere Franco Papandrea (Australia) una copia della ricerca di Riccardo Armillei e Bruno Mascitelli commissionata dal Com.It.Es. di Melbourne e in parte finanziata dal MAECI con contributi integrativi, intitolata: “From 2004 to 2016 – A New Italian Exodus to Australia?”. Le presentazioni sono state completate dall’allegato intervento sull’associazionismo regionale di Donato Barecchia, Consultore e Presidente dell’Associazione Campana, che ha messo in evidenza la progressiva chiusura delle Consulte dell’emigrazione in parecchie Regioni, lamentando la conseguente diminuzione di opportunità di contatti esteri per le Regioni che non comprendono l’importanza del mantenimento di legami forti con la rete dei corregionali all’estero.

Passando ad un punto successivo, la Commissione Continentale ha ricevuto con piacere l’informazione che una nuova legge in materia di riapertura e cancellazione dei termini per il riacquisto della cittadinanza italiana ha iniziato l’iter di approvazione parlamentare, e attende di vederne il testo per la obbligatoria espressione di parere da parte del CGIE.

Con riferimento alle recenti inqualificabili dichiarazioni che mettono in dubbio il valore e la legittimità dei risultati del voto referendario all’estero, la Commissione ricorda che dei quattro requisiti del voto sanciti dalla Costituzione, quello dell’uguaglianza si realizza nella sua stessa definizione, mentre il rispetto di quelli della personalità, libertà e segretezza ricade sotto la responsabilità dell’elettore. La Commissione rigetta dunque qualunque insultante accusa e chiede la messa in garanzia del voto per le future consultazioni attraverso la stampa delle schede in Italia e l’assoluto controllo della correttezza delle operazioni di consegna e trasmissione dei plichi nei Paesi in cui non esistono sistemi di Posta pubblica perfettamente funzionanti.

In mancanza di dati certi la Commissione non ha potuto esprimere pareri documentati sul prossimo DEF e sulle assegnazioni per gli italiani all’estero. Reitera dunque la necessità imprescindibile che il CGIE sia dotato di fondi sufficienti ad adempiere a tutti i dettami della sua legge istitutiva, tenendo tutte le riunioni tassativamente indicate per legge, per non dover ricorrere a superiori istanze affinché il rispetto della normativa non venga ulteriormente infranto; che ai Com.It.Es. siano erogati fondi che consentano loro di operare con efficienza; che i finanziamenti all’insegnamento della lingua e della cultura italiane si avvicinino a quelli di altri Paesi, le cui comunità all’estero sono meno numerose, ma la cui capacità di marketing attraverso la cultura supera di gran lunga la nostra; che non si dimentichi il contributo che le generazioni più anziane, ed ora in difficoltà, hanno dato all’Italia nel secondo dopoguerra e quindi si garantisca loro di completare in serenità il proprio viaggio di vita.

Infine la Commissione chiede che la RAI fornisca la ripetizione in streaming dei programmi trasmessi all’estero e domanda quando sarà possibile farsi rilasciare dal Consolato competente la carta d’identità, anche fuori d’Europa, dato che il passaporto digitale è ormai una realtà ovunque.

Gli allegati testi fanno parte integrante del presente documento finale, insieme alla relazione di apertura del Vice Segretario Generale.

Approvato all’unanimità il 27 novembre 2016