Italiani all’estero e la Conferenza sul futuro dell’Europa  

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Questo appuntamento, che vedrà susseguirsi diverse iniziative e incontri di discussione su numerosi argomenti tesi a definire la futura governance dell’Europa, rappresenta un’opportunità per tutti gli europei, che potranno far sentire la propria voce dal basso per contribuire a ridisegnarne il futuro.

Tutti i cittadini europei di ogni età, sesso, istruzione e reddito sono invitati a condividere le loro idee e le loro preoccupazioni sull’UE. La discussione è partita il 19 maggio a livello continentale, è aperta a tutti e ci aspettiamo possa interessare anche gli italiani all’estero residenti in Europa e nel mondo intero. Da qui muove l’impegno del CGIE per coinvolgere i nostri connazionali ovunque essi risiedano e renderli protagonisti attivi del loro futuro.

Dopo l’introduzione ai lavori da parte del Vicesegretario, che presiede la Commissione continentale Europa e Africa del Nord del CGIE, Giuseppe Maggio, i Consiglieri hanno discusso approfonditamente e con profondo interesse sulla Conferenza sul futuro dell’Europa aperta giorni or sono dalle istituzioni europee.

La Commissione continentale del CGIE nei prossimi mesi lavorerà per definire le condizioni quadro per giungere alla costituzione di un’Agenzia Europea, che possa occuparsi dei cittadini europei in movimento, delle politiche sociali e del lavoro, e del riconoscimento dei loro diritti civili e politici. I consiglieri intervenuti ritengono necessario far ripartire l’idea del progetto “l’Europa in movimento”, che il CGIE ha realizzato nella passata consiliatura attraverso conferenze svoltasi a Parigi a Palais Matignon e nel Parlamento italiano, diventato nuovamente di attualità con il programma proposto dall’Unione europea per riscrivere il futuro delle istituzioni del nostro continente.  La Commissione continentale Europea e Africa del Nord si è impegnata a contribuire con proprie proposte da presentare alle istituzioni comunitarie per ricreare uno “spirito europeo” e per dare un senso al ruolo della cittadinanza europea, concetto che bisognerà perseguire, valorizzare e realizzare.

Il permanere della mancanza di un vero e riconosciuto diritto politico europeo, comporta un trattamento dei cittadini europei differenziato tra i vari stati con paesi, che ancora mantengono l’obbligo del permesso di soggiorno, anche per i cittadini comunitari. Importante è promuovere il coinvolgimento favorendo la partecipazione attiva di tutte le cittadine e di tutti i cittadini europei, soprattutto dei giovani con programmi che esaltino il senso e l’appartenenza comunitaria.

Progetti, proposte ed iniziative da mettere in campo a breve e medio termine sono stati presentati dai consiglieri presenti e dal Segretario Generale del CGIE, Michele Schiavone. Queste proposte saranno presentate all’intero Consiglio Generale degli Italiani all’Estero prossimamente per condividerle assieme al gruppo di lavoro, che è in fase di gestazione.

Intanto la Commissione continentale Europa e Africa del Nord si è impegnata ad aprire un forum di discussione per coinvolgere le nostre comunità all’estero.

I riferimenti saranno formalizzati a breve nel portale e nella pagina facebook del Cgie.

Roma, 24 maggio 2021