Il Cgie si unisce al lutto delle famiglie dei servitori dello Stato

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Non ci sono lacrime per colmare i sentimenti, né per spiegare la barbarie con la quale nella repubblica democratica del Congo due giovani vite sono state spezzate nello splendore della loro gioventù. Il nostro sta diventando il paese delle lacrime, dei singhiozzi malcelati che non riusciamo più a trattenere per le tante, molte vittime sacrificate sull’altare della pace, impegnate in giro per il mondo nelle operazioni di peacekeeping delle Nazioni Unite.

Le tante ferite non hanno il tempo di rimarginarsi, non attendono che il dolore si attenui, che succedono ulteriori lutti e tragedie. Quale funesto destino è scritto per i servitori dello Stato italiano?

La tragedia avvenuta nella provincia di Nord-Kivu, in Congo, è costata la vita al giovane ambasciatore italiano Luca Attanasio e al carabiniere Vittorio Iacovacci in missione, assieme con l’autista del convoglio delle Nazioni Unite, per la stabilizzazione della pace fra le diverse fazioni in guerra.

Il Consiglio Generale degli Italiani fa sue le parole espresse dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, che ha accolto con sgomento la notizia del vile attacco, nel quale hanno perso la vita Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci e il loro autista. “La Repubblica italiana è in lutto per questi due servitori dello Stato che hanno perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali”.

Il Consiglio Generale degli italiani all’Estero si unisce al lutto delle famiglie di Luca e Vittorio ed esprime loro le più sentite condoglianze. Per alcuni di noi, che abbiamo condiviso parte del percorso professionale del giovane Ambasciatore d’Italia, è un momento di profondo dolore e di quel tempo serbiamo un ricordo indelebile.