Schiavone (Cgie) al Premier Conte: “Patto di rinascita per gli italiani all’estero”

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Stimatissimo Presidente del Consiglio dei Ministri Conte – così inizia la lettera del Segretario generale del Cgie Michele Schiavone –  le Comunità degli italiani nel mondo seguono con grande attenzione l’azione del Governo italiano e il Suo instancabile impegno per risollevare le sorti dell’Italia in seguito ai noti e lunghi mesi di emergenza socio-sanitaria, dai quali ci auguriamo che il nostro Paese possa uscirne più forte anche per ricompensare i sacrifici compiuti da tutti.

Nel ripensare il futuro del Paese la situazione contingente offre al Governo l’opportunità di riconsiderare anche il ruolo dei cittadini italiani all’estero nel destino dell’Italia per valorizzare l’enorme patrimonio di energie e competenze capaci di farla ritornare grande.

Gli italiani all’estero sono parte integrante del nostro Paese, cittadini con diritti e doveri, che continuano a mantenere rapporti solidi e interessi vivi con la madre patria. Il loro apporto materiale e immateriale all’immagine dell’Italia nel mondo è inestimabile.

Lo abbiamo ancora dimostrato – scrive Schiavone – con forme di manifesta solidarietà nella fase più acuta e triste della pandemia, e si percepisce dall’incessante disponibilità di sostegno nei molteplici campi dell’innovazione, della ricerca, delle arti, del commercio, dell’internazionalizzazione e nella promozione del Sistema Italia”.

La lettera si conclude con un appello al Premier Conte: “Le chiediamo un impegno formale a promuovere politiche inclusive estese agli italiani all’estero, un vero patto di rinascita per gli italiani all’estero. Sarebbe auspicabile per il progresso dell’Italia contare sul contributo di tutti i nostri cittadini indipendentemente dalla residenza e dagli interessi particolari. Molte leggi che ci riguardano hanno bisogno di una semplificazione, nella fattispecie quelle che attengono ai diritti e ai servizi, alla rappresentanza e alla promozione del sapere e della cultura”.

 Lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, 25 giugno 2020