EMA ad Amsterdam. Il sostegno CGIE ai funzionari italiani

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Il risultato del referendum inglese del 2016 sulla Brexit, che ha sancito l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, tra i tanti effetti immediati ha prodotto il trasferimento dell’Agenzia europea dei farmaci (EMA) da Londra a Amsterdam.

Ricordiamo lo scontro all’ultimo respiro delle cancellerie europee per decidere l’assegnazione della nuova sede tra Milano e Amsterdam, perché questa scelta avrebbe determinato uno sviluppo sostanziale nel paese della nuova rappresentanza dell’organismo europeo.

INCONTRO ALL’AMBASCIATA
Dal mese di marzo di quest’anno, essendo l’EMA attiva in Olanda, molti funzionari e ricercatori italiani vi hanno trasferito i propri interessi e le loro famiglie.

Di recente la rappresentanza diplomatica italiana ha voluto incontrare nella residenza dell’Ambasciatore tutti i nuovi arrivati. All’incontro, presieduto dall’Ambasciatore d’Italia a l’Aja, Eccellenza Andrea Perugini, il capo Cancelleria, la direttrice dell’IIC di Amsterdam, i funzionari consolari e il rappresentante del Consiglio Generale degli italiani all’Estero, Andrea Mantione.

IN OLANDA VIVONO 90’000 ITALIANI
In Olanda vivono oltre 90’000 cittadini italiani, dei quali 52’000 sono iscritti nei registri AIRE. La posizione geografica e l’organizzazione portuale di Amsterdam e Rotterdam interessano ed impegnano la nostra rappresentanza diplomatica in un processo laborioso con personale insufficiente per offrire servizi di qualità ai commerci marittimi delle nostre compagnie mercantili e militari, per non parlare dei tanti servizi ai nostri connazionali.

IL PROGRAMMA D’INTEGRAZIONE
La numerosa presenza di funzionari italiani (oltre il 20% di 774 operanti nell’EMA) ha spinto l’ambasciata a l’Aja a favorire un programma d’integrazione per i nuovi arrivati, che ripropone tutte le questioni con le quali si confrontano gli expat: ricercare casa, poiché la metà di loro abita ad Amsterdam e l’altra metà nei dintorni e addirittura 74 a l’AJA; la scuola per i figli; le notizie in lingua italiana, perchè la ricezione dei programmi televisi italiani è molto ridotta e i quotidiani sono rari o difficile da reperire;  insufficiente conoscenza della cultura olandese e dei sistemi amministrativi, che passano dalle questioni pratiche dell’affitto di appartamenti al permesso per l’abitazione comunale; l’iscrizione nei registri di resident; la conoscenza del fisco olandese e le facilitazioni con quello Italiano.

L’IMPEGNO DEL CGIE
Già in occasione della Commissione continentale, che il Cgie ha organizzato quest’anno a l’Aja, Amsterdam e Utrecht, abbiamo avuto modo di dialogare con il Comites, che da questa collaborazione ha tratto maggiori motivazioni per allargare il proprio raggio di attività. Nel caso dei nuovi italiani dell’EMA, il Comites sta cercando di  allacciare rapporti più stretti e di collaborazione reciproca, con l’obiettivo di promuovere un progetto ad hoc, per favorire la conoscenza dei diritti e dei doveri di questi professionisti, in primis sollecitandoli ad iscriversi all’AIRE e a informarsi  sui servizi offerti dalle nostre istituzioni in Olanda, compreso i vantaggi politici e di protezione consolare, come anche gli obblighi tributari italiani come: l’IMU, le doppie tassazioni,  la dichiarazione dei redditi e dei capitali posseduti all’estero.

LA MISSIONE DELL’EMA

  • L ’EMA, Agenzia dei medicinali europea, è responsabile della valutazione scientifica delle domande finalizzate ad ottenere l’autorizzazione europea di immissione in commercio dei medicinali. Nell’ambito della procedura centralizzata, le aziende presentano all’EMA un’unica domanda di autorizzazione per la vendita dei farmaci.
  • Tutti i prodotti medicinali per uso umano e per uso animale derivanti dalle biotecnologie e da altri processi tecnologici di avanguardia devono essere approvati e messi al vaglio della procedura europea, che ha appunto sede ad Amsterdam.

Andrea Mantione
Consigliere del Cgie – Rappresentante degli italiani in Olanda