I Comites: “In Germania vogliamo più servizi”

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Venerdì 29 e sabato 30 marzo si è tenuto l’lntercomites Germania presso I’Ambasciata d’ltalia in Berlino. Venerdì è stato presente anche, l’On.le Massimo Ungaro. I lavori cominciati alle 15.10 di venerdì e terminati alle 18.30, ripresi sabato mattina alle 9.40 fino alle 13.05, si sono concentrati soprattutto nella preparazione dell’incontro che si è avuto dalle 14.20 fino alle 18.00 del sabato, con I’Amb. Luigi Mattiolo, il Vice Amb. Alessandro Gaudiano, la Consigliera per gli Affari sociali Susanna Schlein, i Consoli della rete consolare della Germania, alla presenza del Sen. Ricardo Merlo, Sottosegretario agli Affari Esteri con delega per gli italiani nel mondo. Presente anche la Sen. Laura Garavini. L’lntercomites Germania nel dare il benvenuto al Sottosegretario Merlo, ha sottolineato che in Germania vive la più numerosa collettività italiana presente in una nazione fuori dall’ltalia. Tutti gli indicatori concordano che gli italiani in Germania superano abbondantemente il milione di unità.

IN GERMANIA OLTRE UN MILIONE DI ITALIANI
Dopo aver informato il Sottosegretario delle varie pubblicazioni prodotte, delle diverse campagne informative, non ultima quella per le imminenti elezioni europee, della prossima pubblicazione di un opuscolo “Primi Passi nella terza età”, è stato ribadito con forza che tutto quanto è stato fatto e verrà fatto, a favore della collettività dai consiglieri e dai presidenti dei Comites eletti in Germania, è stato e viene fatto sulla base del più puro VOLONTARIATO.
Riteniamo una vessazione la comunicazione della DGIT a proposito dell’abolizione delle diarie sui Capitoli 3103 e 3106. Questo messaggio che non sappiamo da quale intelligente e preparato diplomatico del MAECI sia stato firmato, è immeritato, inopportuno ed offensivo.
II nostro tempo, il lavoro, le capacità, poche o molte che impegniamo, non contano alcunché, è tutto dovuto! Veniamo trattati come se fossimo dei funzionari dello stato, la differenza è che loro sono stipendiati, mentre Noi non lo siamo.
II Coordinatore dell’lntercomites ha continuato informando il Sen. Merlo che in Germania è stato costituito un gruppo di lavoro sui “SERVIZI CONSOLARI”, formato da 2 presidenti Comites, 1 membro del CGIE e 2 Diplomatici. Tale gruppo di lavoro richiesto dall’lntercomites per uniformare i servizi, migliorarli, abolire l’obbligatorietà della prenotazione elettronica, far diventare regola l’autocertificazione, per arrivare poi a  definire la performance consolare insieme al Comites di riferimento, purtroppo non ha  dato ancora  i risultati sperati.

DIMINUITI GLI IMPIEGATI CONSOLARI
Sulla rete consolare e le risorse umane, è stato sottolineato che essa è inversamente proporzionale al nuovo fenomeno migratorio. lnfatti, nel 2010 la rete consolare contava 255 impiegati su una popolazione di 652.127 persone; avevamo cioè per ogni impiegato 2.557 connazionali. Alla fine del 2018 avevamo 186 impiegati su una popolazione di 800.689 persone, cioè un impiegato per 4.338 connazionali. Nel 2019, si potrebbe arrivare a soli 162 impiegati, che significherebbe: per ogni impiegato piu di 5.000 connazionali.
L’lntercomites Germania ha ancora una volta fatto presente, che i nostri connazionali non sono interessati alla presenza di Consolati di prima classe, Consolati generali, Consolati semplici o agenzie consolari, vogliono SERVIZI, pertanto abbiamo richiesto di RIAPRIRE Amburgo, Mannheim, Norimberga e Saarbrücken; istituire lì degli sportelli consolari, o come si intenderà  chiamarli.
Ciò significherebbe avvicinare I’Amministrazione alla collettività. Abbiamo chiesto che occorre collocare le nuove assunzioni nelle sedi soppresse, bisogna realizzare una decentralizzazione dei servizi resi da personale MAECI ben addestrato e ben attrezzato. Siamo contrari all’istituzione dei Consolati onorari, per quanto riguarda i servizi per la collettività. Queste istituzioni (salvo casi particolari come ad esempio il consolato onorario di Brema) servono a poco, perché non hanno e non vogliono avere deleghe adeguate, spesso non sono in grado di rispondere alle esigenze della nostra collettività. Alcune ore di apertura mensili servono a poco; abbiamo avuto il caso di un Console onorario che si è rifiutato di ricevere l’apparecchio per le impronte digitali.

SCARSA PROFESSIONALITÀ DELLA NUOVA MIGRAZIONE ITALIANA
Per quanto riguarda la nuova migrazione, trattasi di un fenomeno vasto, composto da giovani e meno giovani, pensionati che seguono i figli espatriati, pensionati che ritornano di nuovo in Germania, da diplomati e laureati, ma il grosso e senza alcuna qualifica.
Ormai gli italiani in Germania superano, e di parecchio il milione di unità. Stiamo vivendo più o meno lo stesso fenomeno degli anni ‘60 del secolo scorso. Purtroppo la maggior parte delle famiglie che arrivano con figli a carico non sono preparate ad affrontare la vita lavorativa che trovano qui.
Gli stessi giovani, spesso senza alcuna qualifica, partono impreparati, e anche quando sanno padroneggiare la tecnologia, non sempre sono in grado di risolvere i loro problemi. Questo fenomeno che a tutti piace definire “nuova mobilita”, rappresenta problematiche complesse, e tutti, Ambasciata, Consolati, Patronati, Missioni cattoliche, Associazioni, Comites, CGIE e Parlamentari eletti all’estero, ognuno nel proprio ruolo, dovremmo sostenere quanti sono costretti ad emigrare.
II Coordinatore dell’lntercomites nell’illustrare l’intervento scolastico culturale fatto dall’Amministrazione italiana direttamente e tramite gli Enti gestori, ha chiesto alla nostra diplomazia di prendere maggiormente coscienza, che i parlamenti regionali tedeschi, nell’ambito della lingua materna, lentamente, si stanno ritirando dal loro impegno.
Abbiamo visto che la Baviera non organizza più corsi di Lingua e Cultura italiana, mentre nella Bassa Sassonia e nel Nordreno Vestfalia, quando un insegnante va in pensione non viene sostituito. Nel Baden-Wütt., alla fine degli anni ‘90 si ricevevano più di due milioni di marchi per i Corsi di Lingua e cultura italiana e per i corsi di sostegno, nel 2019 l’impegno della Regione sarà meno di 150.000€.

MENO INTERESSE DELLE ISTITUZIONI TEDESCHE ALLA NOSTRA LINGUA
In riferimento agli enti gestori, l’lntercomites Germania, ha con forza richiesto che i fondi del Capitolo 3153 vengano erogati nei tempi dovuti, massimo entro febbraio, mentre da parte degli enti ci deve essere l’impegno a pagare regolarmente i loro dipendenti.
Non è possibile che tanti insegnanti vengano regolarmente pagati a gennaio, mentre nei mesi di febbraio, marzo e aprile ricevano solo metà stipendio, a maggio ricevano lo stipendio pieno con le loro spettanze arretrate. Alla fine di luglio si debbano iscrivere alla disoccupazione e a ottobre vengano di nuovo riassunti. Questa è una prassi che dura ormai da diversi anni, a cui l’Amministrazione e la politica evidentemente non ritengono di porre rimedio. Nello stesso tempo chiediamo che i controlli, visto l’ultimo episodio del Co.As.Sc.lt, di Friburgo siano più sistematici ed efficienti. Abbiamo poi messo in risalto che i fondi assegnati ai COMITES per l’anno 2019 hanno subito, nella maggior parte dei casi, un taglio superiore al 43% rispetto al 2018 e che molte sedi, di conseguenza, dovranno chiudere perché non riescono più a coprire neanche le spese dell’affitto. Alcuni esempi: Berlino € 6.475; Wolfsburg€ 4.524; Hannover€ 7.969; Saarbrücken € 5.665; Norimberga € 5.598; Dortmund € 8.795; etc…
lnspiegabilmente, il Superiore Ministero, nell’erogare i finanziamenti strutturali, che dovrebbero essere pari a quelli del 2017, ha  trattenuto indebitamente una parte: circa 175.000 Euro da ridistribuire come fondo integrativo per la realizzazione di eventuali progetti. Nessuno ha capito il senso di questa decurtazione, per cui abbiamo pregato il Sottosegretario Merlo di intervenire per far rivedere tale decisione e di fare dare subito una risposta in merito.

CONSEGUENZE NEGATIVE PER I TAGLI AI CONTRIBUTI COMITES
Tutti i contratti di affitto, sono stati sottoscritti dai rispettivi presidenti, e questi devono avere i tempi giusti (nella maggior parte dei casi 3 mesi di preavviso) per disdirli. Abbiamo comunicato altresì al Sottosegretario che per poter realizzare progetti bisogna aggiungere su questo capitolo altri fondi e non attingere a quelli destinati al mantenimento delle strutture. Questi sono ormai già ridotti all’osso e servono principalmente per mantenere una sede dignitosa, per poter adempiere ai compiti che la legge assegna ai nostri comitati. Abbiamo chiesto infine, che anche a noi all’estero venga rilasciata quanto prima la carta di identità elettronica.
Nella replica del Sottosegretario Merlo, abbiamo ascoltato con piacere che c’è la sua volontà e il suo consenso a far sì che le sedi soppresse in Germania possano riaprire, saranno “Sportelli o altro” occupati da 2 o 3 impiegate/i.
Ha promesso poi di occuparsi delle problematiche che abbiamo sollevato sui Cap. di bilancio 3103, 3106 e 3153. Ha affermato poi, che il Coordinatore dell’lntercomites aveva il 300% di ragioni, nel sollevare il problema, che ci sono dipendenti di enti che non vengono pagati regolarmente e ha preso come primo impegno la soluzione di questo problema. Alle ore 18.00 I’Ambasciatore Mattiolo dopo avere ringraziato i presenti e in particolare il Senatore Merlo, ha chiuso l’incontro.

Il Coordinatore
Tommaso Conte